Pagina:Bernardino da Siena - Novellette ed esempi morali, Carabba, 1916.djvu/23

Da Wikisource.

introduzione xi

riscuote la tela. Ella pone mente alle botti del vino; se ella vi trova rotte le cerchia, o se elle versano in niuno luogo. Ella procura a tutta la casa...”

Parla dei doveri dei magistrati, delle vanità donnesche, delle fazioni dei guelfi e dei ghibellini, della elemosina, dell’usura, della pace. Spesso fiorisce sulle sue labbra l’apologo, la novelletta gustosa, la leggenda. Servono a tener piú desta l’attenzione dell’uditorio. Ora è la favoletta delle bestie a capitolo, ove la mansueta pecorella ha la peggio, sebbene innocente. Ora è il vecchio racconto della volpe scaltra caduta nel pozzo e del lupo. Ora è l’aneddoto del santo, del monachetto e dell’asino, per mostrare come non si debba far caso dei maldicenti. Anche i paragoni son gustosissimi. Un pubblico ufficiale è debole e inetto? È simile a uno spauracchio che si mette nei campi per impaurire gli uccelli affinché non vengano a mangiare il grano. Dopo qualche giorno gli uccelli non ne fanno piú caso e vanno a... in capo. Egli deve parlare delle relazioni fra marito e moglie. In argomento cosí scabroso pure sa ben condursi: “Udirai, egli dice, in che peccati noi entreremo, che v’entrarò dentro come gallo in feccia. Vedeste mai il gallo quando entra in feccia? Egli v’entra dentro tutto pulito, colle ale assetate in alto per non imbrattarle, per potere volare a sua posta. Cosí farò io: come gallo in feccia v’entrarò dentro.” Apologhi, novellette, esempi, paragoni che fanno delle prediche volgari di San Bernardino la prosa piú viva e piú fresca della prima metà del ’400.

Piene di caustico umorismo sono le sue parole contro le arti della civetteria femminile. “Cioppe grandissime con forgie nuove...; quando va alla chiesa, ella si va ornata, lillata, inghiandata che pare che sia la madonna Smiraldina, e in casa sta come una zambracca... E come tu vedi le pazie ne’ vestimenti di fuore, cosí pensa che sta dentro nel cuore tutto pieno di chicchi-