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i fossi e le forre della montagna sono appiattate alcune povere case; è Rimochi.

Qui nacque quel Vitale da Rimochi, chiamato poi il Demonio di Rimondeto: scherano, e il più feroce e sanguinario, dell’antipapa Bonifazio VII nel X secolo. Uccisore di due papi, spogliatore delle ricchezze del Vaticano, profugo col suo padrone a Costantinopoli, reduce di poi a Roma, s’acquistò tristissima fama; e quando, dopo la morte di Crescenzio, fu stanco di stragi, di ruberie e di delitti, se ne ritornò ai suoi monti e si rintanò su pei greppi di Rimondeto, che allora non fra i campi lieti di biade e di frutti come oggi si mostrava ma sepolto nella inesplicabile foresta che ricopriva quei monti. Costà visse qualche tempo temuto dai feudatari e dai vassalli, ma poi si vuole andasse a finire i suoi giorni nella Badia di Montepiano, ove erasi rifugiato a far penitenza della sua vita malvagia1.

Da Rimochi ripassando per Celle si scende a S. Quirico in 25 minuti.

Via b. Dalle Soda si segue la Calvana scendendo un poco, sinchè si trova un sentiero a destra che serpeggiando dapprima per i boschi va poi abbassandosi leggermente sino a Costozze, dove è la chiesa edificata nel sec. X (40 min.). Di qui tenendo la via più alta si va a Ceraio, un dì Cerraia per i molti cerri, e si scende a S. Quirico, (un’ora); e facendo la via più bassa si scende presso Mercatale passando per le Bernie; 30 min.


  1. V. La bella leggenda del Fedeli Il Demonio di Rimondeto nel Boll. dell’Esposiz. Mand. sopra citato.