Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/126

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pennino come un branco di pecore. Intorno la solita corona di montagne.

Si scende ad una casa, Valligiana, e qui la strada piega a sinistra e va ad incontrare la via che viene da Luicciana al valico detto il Termine; piega a destra e poi serpeggiando un po’ per un castagneto ripiglia la direzione di nord-est e giunge ad alcune case, Sucini, da cui si scopre allora tutto S. Poto là sotto in un’insenatura molto aperta del monte. (25 min. dal Valico a S. Poto).

Il paesello che si compone di casali sparsi più qua e più là intorno alla chiesa, è situato in amenissima posizione (380 m.) e domina la valle del Bisenzio, per un bel tratto presentando all’occhio un panorama incantevole.

Chi viene da Prato, passata appena la Rocca di Cerbaia, lo vede subito biancheggiare là in alto, dinanzi a sè, abbellito da un gruppo di cipressi, che sul verde chiaro della vegetazione campestre lo fa maggiormente spiccare sul fondo azzurro del cielo. È luogo salubre, adattatissimo per dimora estiva, ricco di acque, di frutta, di biade; con una popolazione buona e cortese, oltremondo industriosa specialmente nella coltura delle viti, le quali, attesa la posizione del terreno, parte a levante, parte a mezzogiorno, danno un abbondante ed eccellente prodotto di vino, che gareggia per bontà con quello delle colline.

= Il paese è dei più antichi della Valle; la chiesa col titolo di Pievania di Vernio si crede esistere sino dal X secolo. Le mura esterne accennano a remota antichità; la parte inferiore del campanile serba anche oggi tutta la forma d’una torre medioevale; ma