Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/51

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Duca Cosimo I nel luglio del 1541, quando visitò il corso del Bisenzio.

Poco più avanti, passata la chiesa di Coiano, trovasi a sinistra una strada, vi dicono alla Croce di Coiano: sale alla Villa delle Sacca ed al M. delle Coste (V. Itin. 6). Da questo punto comincia la bellezza del paesaggio all’intorno; la Valle si ristringe per l’avvicinarsi dei monti. A destra, a mezza costa si mostran le chiese dei popoli di Filettole, Carteano, Canneto; l’amena postura della Villa Rucellai, la più ragguardevole di quei contorni richiama l’attenzione dell’osservatore: a sinistra davanti a sè la Villa dei Da Filicaia, presso il borgo di S. Lucia, che sta a piè dello sperone delle Coste. La veduta che si ha salendo a mezzo monte dietro questa Villa è ammirabile: d’inverno, quando il terreno sia chiazzato di neve, il paese all’intorno, a cagione della ben disposta località, veduto da quel punto presenta bellissima vista.

= S. Lucia, una delle 48 Ville dell’antico contado pratese fino dal secolo XIII, nulla ha che richiami l’attenzione del viaggiatore, salvo un affresco che si crede della scuola del Gaddi esistente nella sacrestia della parrocchia, guasto per l’ingiurie del tempo, incuria ed ignoranza degli uomini. Da questo borgo sino dal secolo XII si deriva sulla sponda destra del Bisenzio l’acqua nelle gore per mulini, gualchiere, tintorie ecc. esistenti sino da quell’epoca. Un documento dell’anno 1129 attesta del dominio che i Conti Alberti avevano sull’acque del Bisenzio, poichè riferisce che i due fratelli Conte Bernardo Nontigiova a Conte Malabranca degli Alberti in-


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