Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/53

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gloria a dio salvatore
e alla santissima genitrice.
qui nel 1849
giuseppe garibaldi
terrore dei nemici d’italia
cercato a morte come belva feroce
aspettò da prato quei fidi
che diretti dal cielo sua preziosa vita
per l’italica indipendenza
tra mille rischi salvarono
e qui nell’odierno anniversario
esultanti i pratesi
con solenne decreto
lo acclamarono cittadino
non per accrescere onore a tanto eroe
ma si acquistarne immenso da lui
l’anno 1860
il comitato dell’unità italiana
di prato
pose questa memoria

= Non sarà discara al lettore la narrazione del passaggio di Garibaldi per la Val di Bisenzio, molto più che nessuno dei suoi biografi l’accenna, sebbene meriti che sia a tutti noto come per il coraggio e il patriottismo di pochi generosi avesse egli salva la vita, posta ad evidente pericolo nei monti del Bisenzio.

Caduta il 3 luglio 1849 la Repubblica romana, se n’era sparsa rapidamente la nuova per le terre italiane. I francesi entrativi da trionfatori senza trovare resistenza; i prodi difensori, o morti combattendo, o feriti per gli ospedali o per le case, o fuggiaschi;