Pagina:Bertini - Guida della Val di Bisenzio, Prato, Salvi, 1892.djvu/76

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e doloroso ritratto1 e con testamento solenne dispose del suo pingue patrimonio a benefizio dei Verniotti2.

La Rocca, antica abitazione dei feudatari, sta a cavaliere del Borgo di S. Quirico e domina di lassù gran tratto di territorio all’intorno. Il palazzo detto Casone, sulla piazzetta di Vernio, dove oggi ha sede il Comune e la Scuola, fu fabbricato dai Conti Alberti, eletto a sua abitazione ed abbellito poi dal C. Ridolfo de’ Bardi; accanto, verso levante è la chiesa dell’Opera pia, fatta costruire nel 1706 dal Capitolo fiorentino esecutore testamentario. Bella e svelta, possiede un altare ricco di marmi; e nel vestibolo si ammirano due graziose pillette di acqua santa, lavoro di Giambologna. Due grandi medaglioni in bronzo sono di sopra delle pillette, in quello a sinistra di chi entra è il ritratto del C. Ridolfo a basso rilievo, nell’altro una curiosa allegoria rappresentante la carità col motto biblico: dispersit, dedit pauperibus (Salmo 151) allusivo al Conte. Per visitar questa chiesa rivolgersi al Michelagnoli proprietario dell’Albergo della Posta.

La chiesa parrocchiale non ha nulla di pregievole se non l’antichità. Si narra che sposandosi quivi una figlia d’uno de’ Conti Alberti, fosse rapita dinanzi all’altare da un pretendente che uccise lo sposo e il prete che li univa in matrimonio e postala in groppa al suo cavallo la trasportasse nei boschi del M. di Mezzana, e in una capanna, situata, dice la tradi-


  1. Note Autografe del Conte Ridolfo de’ Bardi nell’Archivio dell’Opera Pia ec. In Vernio.
  2. Il patrimonio ascendeva ad un milione e mezzo circa; ora non giunge a 18 mila lire. Chi volesse conoscere le vicende di quest’Opera Pia legga lo Studio Storico che su di essa pubblicò, non è molto, il compianto Vittorio Ugo Fedeli.