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caso e che la mia mamma portava?

Ed ho la certezza che sia viva da vero, la mia mamma! Sono venti anni che è morta? No; non è vero. È viva ancora.

Ecco ancora le sue vesti, ch’ella si metterà. Ecco il suo armadio, le bottiglie dei profumi, il suo cappello.

La porta della mia camera l’ha lasciata aperta lei: stasera non mangerò, se non c’è insieme con me.

Le farò trovare un gran piatto di fichi maturi: ne è ghiotta. Il pane fresco; e lo metterò, al suo posto, su la tavola. Il suo bicchiere alto e scannellato, di vetro un poco verde e con il fondo rossiccio di vino che non si può lavare di più.