Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 11, 1800.djvu/227

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sopra le Lett. e l’Arti Mod. 223

dovean precedere le chiare matrone, ed ecco aprirsi passaggio all’inclite poetesse, e filosofe ancora Rangoni,1 ad Ersilia Cortese, a Lucia Bertana, a Faustina Valentini, a Flaminia Castalda, a Maddalena Calori, e alcuna d’esse ha per mano l’ancor fanciulla, ma già rimatrice gentile Tarquinia Molza. A questo2 nome voi ricercate con 1’ occhio l’immortale avo suo Francesco Maria3, quel divino ingegno, quell’aureo scrittore di verso, e di prosa in latino, e in volgare, quel grande tra i padri della letteratura sublime, il Bembo egli solo, il Casa, il Costanzo, il Naugero, il Fracastoro, il Berni di Modena, eccolo ohimè che lento s’appressa, e languente per fiero morbo, onde Roma lasciata, all’aer nativo sen venne per ultimo scampo, e restauro. All’apparire di lui assurgono tutti a incontrarlo, e a riveri-


re



  1. Vedriani Dottori ec. 3. Dame Rangoni.
  2. Vedi al fine nota V.
  3. Detto pur Mario, che venne del 1543. morì nel 1544.