Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/22

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18 Lettere

sussistere le ingiuriose opinioni ad oscurare li fama degli uomini illustri che non i giusti giudicj, e il disinganno. Ma vedrem pure ancor noi l’amor del vero, la libertà saggia, infin l’ufficio della critica illuminata ispirar rispetto e prender dominio col gusto universale del bello del grande del vero e dell’onesto nella repubblica letteraria.

Ogni giorno andiamo aprendo gli occhi su gli errori de’ padri nostri per beneficio e favor della critica nelle storie moderne, chi ben le considera, e sentomi spesso il cuor gioire per quelle, che van salvando la fama de’ calunniati ed oltraggiati per tanti secoli con autentici monumenti, con raziocinio severo, con bilancia imparziale. Quant’obbligo non abbiamo al Muratori, che purgò la storia di tante calunnie, o diffamazion popolari, come, a dir questo solo, dalle viltà ingiuriose di Federico I. e d’Alessandro III. in quel loro colloquio a Venezia! E non è un delitto di meno la falsità per lui mostrata di quel veleno, e di quella morte d’Alessandro VI? Qual conforto non è veder giustificato nella storia del Tiraboschi e s. Gre-