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226 | Lettere |
gli altri, dopo che avete viaggiato in tanti parnasi e antichi e moderni, e avete scritto in fanti stili1 e tanto diversi con tanta gloria vostra presso tutte le nazioni? Vi giuro che non so darmelo a credere, e vi sfido a farmelo creder voi stesso. Orsù siamo inglesi, e non mi fate l’italiano fuor di proposito, ditemi schiettamente il parer vostrò.
Sorrise di nuovo l’Algarotti a queste parole, e disse: vi dimando prima il segreto, e poi son per farvi la mia professione di fede, giacchè siete sì incredulo e curio’o. Sapere voi che per un motivo diverso potete mettermi rivelando il mio arcano, che \ come il famoso secret de l’Eglise2 dell’abate di Boismòrand, che ne fece tanto ridere un giorno, potete mettermi, dico, al pericolo stesso, nel quale incappò il povero