 |
Questa pagina è ancora da trascrivere o è incompleta. | |
| 236 | Lettere |
appetito liberamente in varj gusti, è uscir dilla tutela dei medici e deila dieta. Altrimenti restando immobilmente sulle pedate dei cinquecentisti per fuggire il seicento, egli era altrettanto che passar dalla peste alla carestia, come disse Metastasio in tal proposito, oppure cambiar solamente la qua?irà del morbo in vece di guarire, cioè farsi etici o tisici d’idropici che erano in prima t Nè solamente ai poeti facea questi rimproveri, ma a’ prosatori ancor più, che ili questo tempo che dovrebbe esser di libertà e sanità e robustezza scrivono tra i ceppi del Bembo, dei’Casa, del Varchi e per sin del Boccaccio, del Passavano, del Villani ec.
che è un languore, uno sfinimento. Vi son pur tanti, diceva ecli sciamando, che scrivano eccellentemente, e piacciono a tutti anche rigidissimi grammatici e puristi ( « ) seiiia quella stitichezza e secchezza insoffribile. Gravina, Maffei, Vallismeri, Salvini, ileCO Vocabolo tolto dal francese per significare 1 protettori della purità del linguaggio. ’] ’
