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scruto Iu volgare, e bisognò che si giustificasse col mostrar, che anche la lingua italiana era lingua da uomini ragionevoli, i!

che fece col dare il primo un trattato compiuto su ciò, ma più ancora mi par singolaxe, che in Francia sotto Luigi XIV. fossero riguardate come scandalose e inconvenienti le iscrizioni francesi poste ai quadri della sua galleria e delle sue imprese: gran prova del tirannico giogo imposto a tutta l’Europa dallo studio degli antichi e della lor lingua. Sicchè non vi dovrà sembrare inopportuna la mia declamazione in proposito dell’educazione, nè lo sfogo dell’Algarotti contro quell’italiano pedante.

Ritornando adunque al proposito primo, cioè a Dante, vi dirò come la mia curiosità ra’ indusse a visitare anche il monaco, al qual venivano attribuite le lettere di Virgilio, ne’ miei viaggi, e Io trovai appunto fuor d’Italia, sperando così trovarlo anche meno politico e cauto. Ma in’ingannai.

Dopo pertanto avermi sorridendo ringraziato dell’onore che gli faceva attribuendogli il coraggio, la piacevolezza e altre doti del nuo-