Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/258

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254 Lettere

foro seguaci («); ondi son ben lontano daf disvezzarli e criticarli indebitamente, come sembra aver esso fatto. Sicchè permettetemi, eh’io ricusi l’onore che far mi volete, e allora prendendo un tuono dogmatico entrò nell’argomento, e nii parlò presso a poco nei sensi seguenti: bisogna, diss’egli per difesa di Dante, e per mia istruzione, bisogna non farsi una regola generale e assoluta per tutti i tempi e i luoghi, i popoli ed i costumi dell’epica principalmente e della tragica, ma adattarsi nel comporre e nel giudicare i componimenti alle diverse circostanze, nelle quali si trovò il poeta. L’Iliade e l’Eneide non sono in ogni cosa i modelli unici di rutti i poemi, e il vostro Milton starebbe assai male, se il fossero.

Convien trasportarsi a Londra per questo, in Atene e in Roma per Omero e per Vir« gilio, anzi al tempo d’Augusto per l’Enek de, Vedi gli sciolti, e i poemetti in ottavi rima, specialmente quel delle Raccolte colle sue annotazioni.