Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/265

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Inglesi. 261


cordarsi, che il mille trecento fu P anno del giubbileo per capir bene la cosa. Ma per intendere l’altro passo criticato dal fìnto Virgilio sopra il non mangiar terra, nè peltro t o sopra i due termini di Montefeltro e di Teltre, ci vuol altro che una lettera mia, Si tacciano d’ignoranti gli altri comentatori benchè antichi cinquecentisti e venerati da tutta’’Italia, per farvi un bel tratto go!

dere di storia sconosciuta innanzi, e di una profetica virtù di Dante e di un artificio suo per esprimere 1* avvilimento de’ tiranni colla viltà della rima, non mai per violenza di questa ( perchè convien dire che molte fossero al tempo di Dante le rime in eltro) e di altre cose belle, onde tutte son piene quelle dediche, prefazioni, dialoghi, lettere ec. ec. ec. Tutto questo forma un libro, sapete, e il libro di tanti titoli e forme e idee differenti è di pochi fogli, onde almeno la varietà vi diletti, se lo stile vi fiacca, e il disgregamento vi fa perdere il filo. Ma i rami poi rimediano a tutto con la vaghezza de’ nuovi pensieri pittoreschi e nobilmente satirici, come quelli del lion vivo