Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/282

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278 Lettere

ne in grazia Jel vostro risuscitarore di Dante, parchi- poi questa era in tutta Europa la più opportuna persona eh’egli potesse dare al suo Dante bambino per nutrice. Addio di nuovo.

LETNota I. Maffei rime e prose Venezia 1719.,, Tutto queste doti, per le quali avanzò di molto „ quelli, che ne’tempi suoi aveano con le stampe „ acquistato nome, oprarono che molti de’miglio„ ti ingegni parendo loro che aperta sì fosse la „ cortina d’Apol-lc, a lui sì accostassero, ed es„ sendo allora quasi in totale obblivìone in alcune parti gli ottimi antichi, tutti si dessero all’imi„ tazione di luì. Dal che poi ne seguì, coniò è so,, lito quand’altri sale in molto grido, che infiniti,, altri di molto mincr levatura si professassero suoi „ appassionati celebratori, tuttochè o non l’avendo „ letto, o non l’avendo compreso. Ora egli av„ venne appunto intorno a questo poeta qu.-ll’istes,, so, che fino ai tempi di Cicerone, come fu nò,, tato da lui, era solito ad avvenire: cioè che spes„ so ne’ poemi e nelle pitture vengono lodate ed ap,, provate cose, che noi vagliano, per cagione A’,, alcune altre che vi si trovano meritevoli veramente di lode loffie. 3. } Questo è lo scoglio fatale „ 0 deila passiona o della non intera penetrazione „ dei