Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/329

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Inglesi. 325

falli, ma molto ancora potrei dirvi di que’dell’Ariosto j ed anche dello stii suo, benchè preferito id Italia da molti a quel del Tasso per la naturalezza, facilità, ed eleganza, sopra la quale ho assai consultati i letterati italiani, perchè un inglese difficilmente può giudicarne. Un d’essi, che avea fatto un paragone minuto tra l’uno e l’altro, confessò poi che le querele di Bradamante, per esempio, rispetto al suo Ruggero son piene d’affettazione sentendola propor casi di coscienza, sottilizzare su la gelosia, e l’amor tradito, trattarne il prò e il contro, e decidere con entimemi e sillogismi più degni d’una scuola scotistica o tomistica, che d’un poema. Che peccato, dicca quest’amico, che cominciasse I’Ariosto con l’idea di seguir e finire l’Orlando innamoratoci Boiardo per dar trattenimento alla corte di Ferrara dopo la moite di lui! Quindi p.-vse il cattivo gusto del suo predecessore in molte cose, non ebbe in mira di far un suo poema, e pensò tardi a grande e proprio lavoro. Ma queste difese somigliano un poco a quelle fatte per Dante, di cui vi parlai altra volta - CO («) Anciie questa aot* par più moderni.