Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 12, 1800.djvu/330

Da Wikisource.
326 Lettere


ditàian^he questo meschino ed Insipido. Ma noi aduiti e sazj, noi circondati da tante dottrine e produzioni de’ gran maestri, noi pasciuti d’ogni maniera con lautezza, come soffrir possiamo uno scrivere, in cui non teneri affetti, nè vive passioni, non immagini dilicate o sublimi, non istruzioni e documenti illustri, non certa neppure armonia sostenuta e lusinghiera, non finalmente splendore, pittura, immaginazione, energia di stile non si ritrova? A dirvi il vero mi paiono la plebe de’ poeti codesti berneschi al linguaggio, al pensare, all’impudenza, giacchè ben sapete come i ’più accreditati sono i più licenziosi, e prendono dalle oscenità la maggior parte delle facezie. Per questo io penso che sia caduto in Francia e in Inghilterra questo genere di poesia, dopo che si è conosciuto il valor vero ed intrinseco di Scarron («) di Hudibras (¿) e dei loro (4} Poeta burlesco francese assai noto.

(45 Poeta inglese autore di un poema rcdkolo e stravagante all’eccesso.

/