Pagina:Bettinelli - Opere edite e inedite, Tomo 4, 1799.djvu/252

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mare, ne’ cieli, nell’ anima, nelle leggi, e dopo aver giustamente discreditata la barbara vanità degli studj peripatetici, gli errori de’padri nostri, l’imposture del!’ ignoranza* e le superstizioni dell’ opinare per autorità, fa parer poco a poco fastidiosa e leggiera a fronte di si grandi obbietti la letteratura più■ ’ amena, ozioso lo studio delle arti d’imita-ij zione, mal sicijro e mal saggio 1’ ardore dell’/ entusiasmo; infine i poeti, i pittori, gli ora-i!

tori divengono gente volgare, e comparisco-l no piccioli più che mai davanti ai gran per-.’i sonaggi de’ geometri, degli astronomi T de*5 politici, de’ metafisici, de’filosofi in somma* che oggi è il titolo degli eroi. Dietro a questi va pullulando e crescendo per lo spirito stes- » mate, e che tuttavia rinascere le farebbe, ove gli uomini che per poco s’ annoiano d?

esser dotti nell’ antica barbarie venissero a ricadere ? Qual non è, e quanto ammirabile il collegamento tra le arti utili e le dilettevoli ! Oh come sovente le cose più grandi dalle più piccole han dipendenza Bcrnis!

’sur in Passio discours.