Pagina:Bettini - Guida di Castiglione dei Pepoli, Prato, Vestri, 1909.djvu/114

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glionesi per i Popoli furono i saggi statuti, poichè, pochi beni, in un paese civile, son tanto apprezzati dai cittadini, quanto quelli, che assicurano a ciascuno ed a’ tutti, l’incolumità personale e la garanzia degli averi.



Nei tredici anni (1572-1585) del Pontificato di Gregorio XIII, (Boncompagni bolognese) il brigantaggio infieriva nel Regno di Napoli e in Toscana, ma, più atrocemente che altrove negli stati ecclesiastici. Sisto V (P. Felice Peretti da Montalto, dall’Aprile 1585, al Settembre 1590) succeduto a Gregorio XIII, bandì addirittura una crociata contro i masnadieri e se non riuscì a sterminarli affatto, recò loro immensi, irrimediabili danni.

Anche il patriziato bolognese dà il suo contingente al brigantaggio; tra gli altri un Conte Antonio dei Rossi, uno degli Orsi, e, sopra tutti tristamente famosi, un figlio naturale del Conte Guido Pepoli, il Conte Luigi, conosciuto comunemente col nome di Conte Aloisio.

Uccide un Malvasia, nemico di sua famiglia e ne ha il bando: ottiene dopo alcun tempo il perdono e combatte da prode, sotto i vessilli della Serenissima, nella guerra che dovea chiudersi coll’eroica caduta di Famagosta e col martirio dell’invitto Marcantonio Bragadino.

Reduce da questa impresa si mescola ai banditi,