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VII.
Corsi Fluviali
Il Castello e il villaggio son molto ricchi di chiare, fresche e dolci acque, zampillanti dal Gatta selvoso, ma anche tutto il Comune ha corsi abbondanti e torrentelli e rivi, che scendono dai fianchi delle masse montane. E quale impressione profonda non produce nell’animo il passar dello sguardo dalle vette aeree, dai picchi solitari, dalle criniere ordinate o ondeggianti, dagli altipiani sorretti da alte e dirupate roccie, ai dolci pendii dei clivi, ove più si allargan le valli; dalle insenature improvvise alle aspre vallèe, alle gole profonde, ove scorrono mormorando le limpide acque! Il paesaggio idilliaco prende tutt’altro aspetto quando, o pel disgelo primaverile, o per temporale improvviso, si gonfiano rimugghiando i torrenti!....
Il corso fluviale più importante del Comune è il Sétta, che trae le sue scaturigni dalle Alpi di Cavarzano, dal Monte della Scoperta al di sopra della storica Badia di Montepiano, uno dei tanti nidi, ove si fermarono i figli di Benedetto.
Dopo il primo correre dalle sorgenti tra scogli e cascatelle, il Sétta adima se stesso, volteggiando traversa Montepiano, riceve il tributo delle acque, che