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ove sono le sue sorgenti; e dai monti di Stagno (Lavaccioni) e di Baigno. Viene alimentato da molti rivi, che scendono a lui.

Questo torrente, però, tiene il nome di Gorgogliozzo, finchè giunto poco al disotto delle Cascine, accolte le acque del Riotorto, prende quello di Brasimone1.

Non molto lontano da questo punto, ci si presenta uno spettacolo maraviglioso. Poco distante dal luogo ove si mischiano le acque dei due torrenti, si restringe la valle in modo che apparisce una vera gola; i fianchi opposti della montagna sembrano ritoccarsi, e le onde, gorgogliando, spumeggiando, scendono, s’inseguono per gli scogli, disposti a guisa d’immane scaléa. È quivi il molino, che dalla rapida, prende il nome notissimo di Molino delle Scaliere2.

Il corso del Brasimone è di circa Km. 20, dalle sorgenti fino al suo sfociamento in Sétta, a Lagaro; l’area piana della vallata di circa Km. 2523.

A nord’est del Poggio di Tavianella e di Collo basso, dal M. Citerna, non lontano dalla bella cascina di Pecora Vecchia, scende il Gambellato, mostrandosi a chi lo guarda da quelle alture, come scorrente in un


  1. Bettini Francesco. La stazione estiva di Montepiano ecc. Firenze 1897.
  2. Guida dell’App. Bolognese. Bombicci.
  3. Nel 500 si fabbricavano, in vari luoghi, lungo il Brasinone «spiedi (non da tordi, ma da uomini) cioè arme in asta pugnali ed altre diverse armi, che o venga dalle acque, o dai maestri portano il vanto di tutta Italia». Galeotti. Uomini illustri bolognesi.