Pagina:Bettini - Guida di Castiglione dei Pepoli, Prato, Vestri, 1909.djvu/63

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Tradizione non lontana parla ancora del fasto della piccola Règgia e delle ricchezze accumulatevi.

Si narra che i malaccorti, rudi montanari, insorti contro la signoria francese, vi facessero man bassa nel 18091.

Sulla porta della sunnominata sala si vede l’unico della famiglia Pepoli, qui rimasto: è quello del B. Niccolò, che professò Pandette allo Studio di Bologna, nella prima metà del secolo XIII2.

Non è stato poi tanto tristo il fato di questo palagio baronale.... Ove vissero i Vicari del Cesare alemanno, non tiranni, ma paesani ed osservatori delle sanzioni feudali, amministrano oggi le cose del Comune i rappresentati del popolo, devoti alle leggi ed alle istituzioni della patria.

L’antico edificio appartiene adesso, intieramente al Comune, perchè gli cedette ogni suo diritto su quello, il Marchese Gioacchino Pepoli, che memore dell’affetto portato dai buoni montanini ai suoi avi, e dell’amore e della stima di cui circondavano Lui, volle mostrare con tale atto benefico la propria riconoscenza. Alla vista, al ricordo di questi monti — alla sua fervida immaginazione dovettero riaffacciarsi, come in un


  1. Memorie estratte dall’Archivio di Stato dal Cancelliere Paolo Cisterni.
  2. Sarti — De claris Archiginnasi bononiensis professorilevi. Malagola — Prefazione ed aggiunte all’Opera suddetta.