Pagina:Bianca Laura Saibante - Discorsi, e lettere, Venezia 1781.djvu/19

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mente, e ’l meglio, che per me si potrà, ragionare intorno a quella cosa, che nella Donna Spirito si chiama. Ora dunque godendo io l’onore di presiedervi in questo per me fortunato giorno, darò senza mezzo al mio ragionamento principio. Bene spesso udimmo da questo e quel giovane adorator del nostro sesso per le civili adunanze narrar le prodezze di spirito di quella sua Donna, ch’egli onora, anzi idolatra, ovvero di Fillide, o Nice cotanto al suo leale amico gradita: ed altresì alcuno vedemmo, che totalmente a’ detti suoi opponendosi godeva dire questa, nè quella non aver ombra di spirito. Per la qual seconda opinione totalmente diversa dalla prima pur troppo dagli astanti a spalle altrui di grandi risate si fanno ponendo in canzone gli appassionati giudici. Che però hommi posto in cuore di voler questo Spirito osservare in che consista veramente, ed a ciò fare parecchi Autori ho scorsi, i quali delle Donne o le laudi, od altre cose impresero a dire, e tra’ quali Messer Angelo Firenzuola Avvocato nostro graziosissimo, che diffusamente intorno alle bellezze delle Donne dialoghizza, non poco ho considerato; sebbene fatto non mi venne di udire parola intorno a sì fatto Spirito. Ma siccome lo Spirito è una cosa propria dell’Animo soltanto, e non del corpo, maraviglia non è, se punto nè poco di ciò udj farne menzione. Facciamci perciò noi da noi attentamente a disaminare questo attributo secondo il comun grido a taluna del nostro sesso dagli uomini dato. Moltissimi, anzi la più parte, di-


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