Pagina:Bianca Laura Saibante - Discorsi, e lettere, Venezia 1781.djvu/40

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la medesima cagione sempre son men folte nella destra, che nella sinistra parte: ora perciocchè e’ faceva mestiere alzare la parte avvallata, con un poco d’arte costumarono le Gentildonne porvi alquanti fiori, ma piccioli e gentili, che la sollevassero, e alzassero un poco, ma in modo ch’e’ non facessero sparir l’altra: e furon di due sorti, ma d’un color medesimo, e il quale piuttosto ajutasse, ch’e’ togliesse la freschezza alle vermiglie guance, al candor di tutto il viso, com’è l’azzurro: e tolsero i fiorcappucci, e i fioralisi, i quali per questa cagione s’acquistaron que’ nomi. Perciocchè, come voi dovete aver sentito dire, le Donne anticamente portavano in capo certe acconciature, che si chiamavano cappucci; e perciocchè quei fiori si mettean sotto a que’ cappucci, però furon chiamati fiorcappucci, quasi fior da cappucci: quali venivano appunto a ricoprir quella tempia avvallata, della quale abbiam parlato di sopra. I fioralisi, perciocchè aveano il gambo un po’ più lungo, e più si potevano estendere verso il viso, furon chiamati fioralisi, quasi fior da visi, o fiori atti all’adornamento del viso. Usaronsi ancora le viole mammole, per quel poco del tempo, ch’elle duravano, e per colore, e per grandezza quasi simili ai già detti fiori: e furon chiamate viole mammole, quasi volessero dire fiori da mammole; e percio le chiamò il Poliziano Mammolette verginelle, quasi volesse inferire, ch’egli eran fiori, ovvero viole da fiorir verginelle. Le viole, che molti dall’odore chiaman gherofani, le rose, ed altri simili fior più grandi, e odoriferi, si portavano in mano a quei tempi: e acciocchè con quel color troppo acceso e’ non imbiancassero il


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