Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.1, Zurigo, 1846.djvu/329

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capo xvi. 321

ma che nel luglio del 1608 fu quasi in pericolo di perdere l’occhio destro. Nondimeno guarì perfettamente. L’Acquapendente in ricompensa fu creato cavaliere e presentato di una tazza d’argento del peso di 40 ducati (oncie 30 ⅔ circa, peso di marco) fatta fondere appositamente collo stemma di San Marco scolpitovi. Gli altri chirurghi ebbero ricompense in proporzione.

I Decemviri non avendo potuto conseguire l’intento di metter le mani addosso ai grassatori, gli fulminarono con un bando dei più terribili. Chi gli prendesse o vivi o morti, se era il capo di quella masnada (e di ciascuno faceva il nome) si avesse l’enorme taglia di 4000 ducati e 2000 per gli altri, con aggiunta di altre grazie. Se venivano presi, comandava che fossero condotti al luogo del delitto, ed ivi monchi della mano destra, poi tratti a coda di cavallo fino alle colonne di San Marco, fossero decapitati, poi squartati. Bando capitale a chi non gli palesasse o gli nascondesse nel dominio veneto. La qual sentenza fu spedita per celeri messi al conte o governatore dell’isola di Lesina, al provveditore dell’armata, all’ambasciatore a Roma e in generale a tutti i rettori delle province acciocchè facessero le più attente indagini e procurassero di avere i rei.

Ciò pel passato. Pei sospetti e pericoli avvenire, un decreto del Senato 27 ottobre in cui il Sarpi è qualificato soggetto di prestante dottrina e di bontà esemplare, molto benemerito della Signoria nostra e a noi grandemente caro, prometteva a chi, presentandosi il caso di nuova aggressione, si levasse in


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