Pagina:Bianchi-Giovini - Biografia di Frà Paolo Sarpi, vol.2, Zurigo, 1847.djvu/278

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e senza mai perdere di vista il filo principale, egli ci trasporta dalle gravi discussioni teologiche del concilio agli avvenimenti della guerra, o dai maneggi politici ai rivolgimenti degli Stati: i desideri dei popoli, gli umori dei principi, i fini delle corti, gl’intrighi diplomatici, insomma tutta la compagine di azioni e passioni de’ grandi e piccioli, dei corpi ed individui, onde era agitata l’Europa, sono da lui tratteggiate con pennellate vigorose e maestrevoli. Gli abusi che opprimevano i popoli non sono descritti con declamazioni retoriche, ma facendo parlare quasi ad un processo dinanzi a’ giudici gli aggravati e gli aggravanti, e producendo ciascuno le prove di accusa o difesa. E perchè il lettore possa essere meglio al fatto e pronunciare un più sicuro giudizio sulle cose seguenti, ed anco a sollevarlo dal tedio di accidenti uniformi, l’autore si ferma di quando in quando con digressioni istoriche dove narra l’origine e il progresso di certe instituzioni, determina le epoche de’ loro mutamenti e le ragioni onde si alterarono e corruppero; ed è in questi compendi dove meravigliosamente spicca la vasta erudizione e l’ingegno del Sarpi, sapendo egli raccogliere in poche pagine ciò che altri appena saprebbe esporre in ampio volume. L’arte di dir molto in poco è da tutti lodata, da pochi possieduta, perocchè esige un assoluto predominio della materia, un esercizio continuo della mente, facilità di astrarre le idee e di saper colpire l’oggetto sotto quel punto di vista che è precisamente l’essenziale. Ma Frà Paolo avvezzo sino dalla infanzia alle scienze di calcolo che somministrano la logica più severa e più giu-