Pagina:Biologia marina.djvu/36

Da Wikisource.
12 Capitolo primo


È vero che alla foce dei fiumi si ha spesso una sorta di zona neutra fra l’acqua dolce e l’acqua salsa, ove _le due faune e le due flore subiscono una parziale mescolanza. Ma una zona limite altrettanto popolata si osserva anche tra mare e terra, ove un certo numero di specie anfibie partecipano della vita d’acqua salsa e della vita terrestre.

Non si tralasci poi una riflessione d’ordine fammistico e fisiologico. Sono legione i viventi d’acqua dolce che rivelano in chiaro modo la loro origine marina, come si verifica in taluni Pesci dei nostri laghi. Ma d’altra parte molti gruppi d’acqua dolce dimostrano parentela assai più stretta colla fauna terrestre che non colla fauna marina; tant’è vero che mantengono, con qualche secondaria modificazione, il modo di respirare proprio alle forme aericole; incapaci di usufruttare l’aria disciolta in seno al liquido, debbono di tanto in tanto salire a galla per farne provvista.

Tali sono, ad esempio le Limnee, quei Molluschi a conchiglia cornea, avvolta a spira conica e rigonfia, che tante volte abbiamo veduto nei nostri stagni: tal’è la grande schiera dei Coleotteri acquaioli, che nella forma e nei costumi non dimostrano essenziali differenze rispetto alle specie terragnole.

Ognuno dei punti toccati di corsa in questo paragrafo potrebbe dare argomento ad interessanti di: scussioni circa il collegamento biologico dei diversi dominî abitati.

Tali discussioni esorbiterebbero dal compito che ci siamo prefissi. Ricorderò soltanto che le forme e le strutture organiche possono fino ad un certo punto farci capire come un organismo prosperi in un deter-