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Uno sguardo alle condizioni fisiche del mare ecc. 33

attribuite agli impulsi, che secondo ogni probabilità, debbono sospingere questi animali verso acque di determinata temperatura e salsedine e dipendere per ciò direttamente dal fattore termico. È pure assodata la importanza della temperatura marina nei fenomeni di accrescimento, così la crescita di alcune specie, rapidissima nella stagione calda, si rallenta o rimane sospesa durante i rigori invernali. La stratificazione termica dei mari ha pure una influenza non dubbia sulle migrazioni verticali degli organismi viventi fra due acque.

Per quanto concerne l’azione dei raggi luminosi, le recenti campagne della nave norvegese «Michael Sars» hanno dimostrato come la luce penetri in seno alle acque marine assai più profondamente di quanto dapprima si opinasse. Non tutti i colori dello spettro solare sono ugualmente penetranti; primi ad estinguersi sono i raggi rossi, poi i gialli ed i verdi; gli azzurri ed i violetti hanno impressionato leggermente la lastra fotografica ad un migliaio di metri di profondità.

Certo gli ultra-violétti discendono più in basso; ad ogni modo, in un esperimento compiuto alla quota di 1700 metri la gelatina sensibile non ha subito alterazioni di sorta.

Quando si dice che le zone superiori del mare sono illuminate, non bisogna pensare ad una luce paragonabile a quella che godiamo in pieno giorno sulla terra emersa. Basta scendere di un metro, secondo le indicazioni del Kégnard, perchè la intensità luminosa si riduca del 50 % e un palombaro che si tuffa nelle nostre acque, col più bel sole, scorge intorno a sé alla profondità di una diecina di metri una luce appena

3 - R. Issel