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Cenni sulla influenza del fondo marino eco. 51

platea continentale è segnata in bianco, le successive zone batimetriche in colore tanto più carico quanto più grande risulta la profondità. Orbene, l’Inghilterra apparisce circondata da una larga zona bianca, la quale, ad oriente, ricolma tutto lo spazio compreso fra le isole Britanniche e la costa Finlandese, abbracciando la base della penisola Scandinava ed inoltrandosi fino all’estremità settentrionale del Baltico, fatta eccezione per una tenue striscia che segue le coste della Svezia. Questo ampio tratto di mare è dunque costituito quasi unicamente dalla platea continentale. Invece un orletto bianco appena visibile segue le rive del Mediterraneo Occidentale, se facciamo astrazione da una zona di bassifondi, non continua del resto, che s’incontra tra la Sicilia e la Tunisia. La metà settentrionale dell’Adriatico e buon tratto del Mar Nero (più d’un terzo dell’intera superficie) dalla parte Nord hanno fondi inferiori ai 200 metri. Lungo le coste liguri il pendio divalla, in alcuni tratti, ripidissimo, tantoché un abisso di ben 914 metri si apre a soli 3 km. a S. E. di Capo Noli; nel territorio di Savona (ftg. 7) e la linea isobata di 2000 m. passa a poco più di 12 miglia da Capo Berta (Oneglia)1. 11 confronto è istruttivo dal punto di vista biologico; infatti ninno contesta oramai che la povertà della nostra pesca costiera e le dovizie peschereccie dei mari nordici dipendano, almeno in parte,, dalla diversa estensione della platea continentale.



  1. Isobate si dicono, nella carte idrografiche, le linee che riuniscono i punti di uguale profondità.