Pagina:Biologia marina.djvu/86

Da Wikisource.
62 Capitolo terzo

versi secondo la natura della costa prescelta come punto di partenza. Altra è la successione dei fondi lungo la scogliera, altra lungo la spiaggia, altra in una insenatura tranquilla ove la melma può depositarsi a tenue profondità e giungere in certi casi fino alla riva.



Mentre fauna e fiora costiere dimostrano radicali mutamenti, anche nello spazio di pochi metri, col crescere della profondità e col cambiare del substrato, la fisionomia complessiva degli organismi costieri, esaminata in senso orizzontale, si mantiene uniforme in plaghe molto vaste del nostro globo, tantoché rOrtmann, uno zoologo il quale ha studiato a lungo la distribuzione degli animali marini, si limita a stabilire per il dominio costiero sei grandi provincie biogeografiche, cioè due circumpolari (la artica e la antartica) e quattro circumtropicali (la indo -pacifica, la americana occidentale, la americana orientale, la africana occidentale, la africana orientale. Per dirla in termini più succinti e più tecnici, gli organismi costieri sono molto specializzati dal punto di vista a m bientale, meno dal punto di vista geografico. In ciò si manifesta una sensibile differenza fi-a gli esseri che popolano i declivi sommersi dei continenti e quelli che vivono sui continenti medesimi. Se non mancano fra gli organismi litorali famiglie o generi propri a determinate regioni, è ben difficile di trovare un gruppo tassonomico superiore alla famiglia (ordine o classe)