Vai al contenuto

Pagina:Biologia marina.djvu/94

Da Wikisource.
70 Capitolo terzo

del quadro. Si tratta di Crostacei superiori o Crostacei decapodi, di Molluschi lamellibranclii protetti da conchiglia bivalve e Gasteropodi a conchiglia generalmente spirale, più di rado nudi; di Echinodermi dal corpo corazzato (ricci, stelle di mare, Ofiure, Oloturie). Talvolta vi si aggiungono Anellidi emergenti da tubi o striscianti sul fondo mediante appendici armate di setole. A questi organismi vaganti o striscianti fa d’uopo aggiungerne altri sessili che, vivendo in colonie numerose, contribuiscono in misura più o meno larga a formare lo sfondo fìsso del quadro; Ascidiacei (tipo dei Tunicati) dal corpo cilindrico munito di doppia apertura, Spugne, polipi di Antozoi isolati o riuniti in colonie arborescenti; colonie di Briozoi a crosta o ad alberetto, Alghe svariate, Zosteracee. Un altro elemento, talvolta costante, tal’altra mutevole e passeggero per la rapidità dei movimenti è dato dalla grande schiera dei Pesci marini. Soltanto un esame minuzioso, ad occhio nudo o armato di lenti, può darci un’idea della caterva di organismi più piccoli, appartenenti a svariatissimi gruppi, che circolano fra i primi, si nascondono nel fondo, si associano in varia guisa alle piante ed agli animali maggiori, e costituiscono come uixa fauna secondaria o epifauna, sovrapposta o commista alla principale.

Poiché gli aggruppamenti biologici del dominio costiero sogliono cambiar faccia col mutare del fondo, la conoscenza del substrato è indispensabile alle indagini del biologo ed alla pratica del pescatore.

La successione dei fondi, studiata in paesi diversi, oifre tratti molto importanti in comune, dovuti a relazioni fisiche e biologiche generali, ma si notano