Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. I, 1918 – BEIC 1758493.djvu/67

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e de’ servidori e degli altri suggetti di quegli. Li spirituali pastori similmente si possono dire di due maniere, delle quali l’una è quella di coloro li quali pascolano l’anime de’ viventi della parola di Dio; e questi sono i prelati, li predicatori e’sacerdoti, nella cui custodia sono commesse l’anime labili di qualunque sotto il governo a ciascuno ordinato dimora: l’altra è quella di coloro li quali, d’ottima dottrina, o leggendo quello che gli passati hanno scritto, o scrivendo di nuovo ciò che loro pare o non tanto chiaro mostrato o omesso, informano e l’anime e gl’intelletti degli ascoltanti o de’ leggenti, li quali generalmente dottori, in qual che facultá si sia, sono appellati. Di questa maniera di pastori subitamente, cioè in poco tempo, divenne il nostra poeta. E che ciò sia vero, lasciando stare l’altre opere compilate da lui, riguardisi la sua Comedia, la quale con la dolcezza e bellezza del testo pasce non solamente gli uomini, ma i fanciulli e le femine; e con mirabile soavitá de’profondissimi sensi sotto quella nascosí, poi che alquanto gli ha tenuti sospesi, ricrea e pasce gli solenni intelletti. Lo sforzarsi ad avere di quelle frondi, il frutto delle quali l’ha nutricato, niun’altra cosa ne mostra che l’ardente disiderio avuto da lui, come di sopra si dice, della corona laurea; la quale per nulla altro si disidera, se non per dare testimonianza del frutto. Le quali frondi mentre ch’egli piú ardentemente disiderava, lui dice che vide cadere; il quale cadere niuna altra cosa fu se non quello cadimento che tutti facciamo senza levarci, cioè il morire; il quale, se bene si ricorda di ciò che di sopra è detto, gli avvenne quando piú la sua laureazione disiava. Seguentemente dice che di pastore subitamente il vide divenuto un paone; per lo qual mutamento assai bene la sua posteritá comprendere possiamo, la quale, come che nell’altre sue opere stea, sommamente vive nella sua Comedia, la quale, secondo il mio giudicio, ottimamente è conforme al paone, se le propietá de l’uno e de l’altra si guarderanno. Il paone tra l’altre sue propietá, per quello che appaia, n’ha quattro notabili. La prima si è ch’egli si ha penna angelica, e in quella ha cento occhi; la seconda si è ch’egli ha sozzi piedi e tacita