Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/150

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vergognano e cosí arrossiscono. «Ma solo un punto fu quel che mi vinse», a dover pur mandar fuori il disiderio mio; e questo fu «Quando leggemmo il disiato riso», cioè la disiderata letizia, la qual fu alla reina Ginevra, «Esser baciata da cotanto amante», quanto era Lancellotto, reputato in que’ tempi il miglior cavalier del mondo, «Questi», cioè Polo, «che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante». Ottimamente discrive l’atto di quegli, li quali con alcun sentimento ferventemente amano, che, quantunque offerito sia loro quello che essi appetiscono (come qui si comprende che madonna Francesca ofTeresse a Polo), non senza tremore la prima volta il prendono. «Galeotto fu il libro, e chi lo scrisse». Scrivesi ne’ predetti romanzi che un prencipe Galeotto, il quale dicono che fu di spezie di gigante, si era grande e grosso, senti primo che alcuno altro l’occulto amore di Lancellotto e della reina Ginevra: il quale non essendo piú avanti proceduto che per soli riguardi, ad istanza di Lancellotto, il quale egli amava maravigliosamente, tratta un di in una sala a ragionamento seco la reina Ginevra, e a quello chiamato Lancellotto, ad aprire questo amore con alcuno effetto fu il mezzano: e, quasi occupando con la persona il poter questi due esser veduti da alcuno altro della sala che da lui, fece che essi si baciarono insieme. E cosí vuol questa donna dire che quello libro, il quale leggevano Polo ed ella, quello uficio adoperasse tra lor due, che adoperò Galeotto tra Lancellotto e la reina Ginevra: e quel medesimo dice essere stato colui che lo scrisse; percioché, se scritto non l’avesse, non ne potrebbe esser seguito quello che ne segui. «Quel giorno piú non vi leggemmo avante»: — assai acconciamente mostra di volere che, senza dirlo essa, i lettor comprendano quello che dell’essere stata basciata da Polo seguitasse. «Mentre che l’uno». Qui comincia la sesta e ultima particula del presente canto, nella quale l’autore discrive quello che di quel ragionare gli seguisse, e dice: «Mentre che l’uno spirto», cioè madonna Francesca, << questo disse», che di sopra è detto, «L’altro piangeva», cioè Polo, «si», cioè in tal maniera, «che