Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/156

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cose mosso, lei, si come ucciditrice del padre, fece gittare in mare, in quella forma che si gettano i patricidi. E cosí li suoi comandamenti, come detto è, avendo in leggi ridotti, quegli con tanta costanza e con tanta severitá servò, che non solamente i suoi sudditi tenea contenti e in pace, ma egli riempiè tutta Grecia della fama della sua giustizia; per la qual cosa, dopo la sua morte, estimarono gli uomini, ne’ loro errori, lui essere appo l’anime d’inferno eletto a quel medesimo ufficio esercitare tra loro che in questa vita tra’ suoi esercitava, si come nella esposizione letterale si dimostrò. Adunque assai convenientemente pare essere per la persona di Minos in questo luogo figurata la divina giustizia. [Ma che questa divina giustizia dimostri per lo ravvolgimento della coda di Minos, intorno all’esecuzione de’ suoi giudici, è da vedere. Certa cosa è la coda essere l’ultimo membro e l’ultima parte del corpo di qualunque animale, al quale la natura l’ha conceduta; e, quantunque ella serva a piú cose gli animali che l’hanno, alla presente materia non intende l’autore altro, secondo il mio giudicio, se non la strema e ultima parte della vita nostra, secondo la qualitá della quale si forma il giudicio della divina giustizia: percioché, quantunque l’uomo sia scelleratamente vivuto, se egli nello estremo della sua vita, pentendosi delle malfatte cose, e con buona compunzione e con puro cuore, si rivolge alla misericordia di Dio, senza alcun dubbio è ricevuto da essa e giudicato degno di salvazione. Il che in molti esempli n’è dimostrato per la divina Scrittura, e massimamente in quello ladrone, il quale col nostro signore Iesu Cristo fu crocifisso; il quale avendo tutti i di suoi menati male, e come peccatore riconosciuto poco avanti all’ora della sua morte, con contrito cuore, non dicendo altro che: — «Miserere mei, Domine, cum veneris in regnimi luum», — il fece la misericordia di Dio degno d’udire dalla bocca di Cristo: — «Amen dico libi, hodie mecum eris in Paradiso»: — né è dubbio alcuno che a queste parole non seguisse l’elTetto; e cosí solamente all’ultima parte della vita, cioè alla sua qualitá, fu dalla giustizia divina guardato. E cosi in contrario, essendo Giuda Scariotto stato de’ discepoli