Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/161

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dimostrata (il che è assai chiaro), da loro riprendendo quel che dar solevamo, confessiamo d’esser noi i servi, d’esser coloro che viver non sappiamo se da loro non apprendiamo; e cosí d’aver loro per maggiori e per piú nobili e per piú costumati. O miseri! non s’accorgono questi cotali da quanta gran viltá d’animo proceda che un italiano séguiti i costumi di cosí fatte genti. E in veritá, se alcuna altra onestá non dovesse da questo disonesto costume tórre i giovani, ne’ quali è il fervor del sangue e le forze, e’ dovrebbe esser la grandezza dell’animo, se non un giusto sdegno; non solamente rimanere se ne dovrebbono, ma vergognarsi d’aver mai seguitato o seguire alcun costume di cosí fatte genti, e ogni cosa adoperare, per la quale le nazion barbare gloriar non si potessono d’esser nelle lor brutte invenzioni degl’italiani imitate.

Seguitano, oltre a questo (nelli loro errori multiplicando), e dicono che i vestimenti lunghi gl’impedivano e non gli lasciavano nelle cose opportune esser destri. O stoltissimo argomento vano e d’ogni ragionevole sentimento vóto! Cosí parlan questi cotali, come se coloro, li quali piú lunghi portano i vestimenti, non sapessono quali e quante sieno le faccende di questi tarpati. E, se non che troppo sarebbe lungo il sermone, io le racconterei in parte. Ma presupognamo che pure alquante e opportune sieno, come hanno i passati nostri fatto co’ panni lunghi? come i romani, li quali in continue guerre, con l’arme in dosso ogni di combattendo, tutto il mondo occuparono? Non mostra che a costor facesser noia i panni lunghi, ne’ quali erano in continovi e grandi esercizi. Ma forse diranno questi cotali non esser di necessitá agli uomini, gli quali sono in fatti d’arme, l’avere i panni corti, come a coloro che vanno vagheggiando, o, a voler dir piú proprio, a color che vanno facendo la mostra alle femmine che son maschi e ch’egli hanno le natiche tonde e grosse le cosce. O dissensati! Solevansi i giovani vergognare seco medesimi degli occulti e disonesti lor pensieri, e oggi, per somma gloria, vanno mostrando quel che le bestie, se esse avessono con che, volentieri nasconderieno. Ma che? Dirá forse alcun altro che i romani similmente gli portavano corti come