Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. II, 1918 – BEIC 1759042.djvu/196

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da lui medesimo furon cacciati del paradiso, e noi con loro insieme; e, oltre a ciò. per questo a sé e a noi procurarono la temporal morte e l’eterna, se Cristo stato non fosse. Esali per la ghiottornia delle lenti, le quali, tornando da cacciare, vide a Iacob suo fratello, perdé la sua primogenitura. Ionatas, figliuolo di Saul re, per l’avere con la sommitá d’una verga, la quale aveva in mano, gustato d’un fiaro di mèle, meritò che in lui fosse la sentenza della morte dettata. Certi sacerdoti, per aver gustati i sacrifici della mensa di Bel, furono il di seguente tutti uccisi. E quel ricco del quale noi leggiamo nello Evangelio, il qual continuo splendidamente mangiava, fu seppellito in inferno. Come i troiani si diedono in sul mangiare e in sul bere e in far festa, cosí furon da’greci presi; e quel, che l’arme e l’assedio sostenuto dieci anni non avean potuto fare, feciono i cibi e ’l vino d’una cena. I figliuoli di Iob, mangiando e bevendo con le lor sorelle, furon dalla ruina delle lor medesime case oppressi e morti. La robusta gente d’Annibale, la quale né il lungo cammino, né i freddi dell’Alpi, né l’armi de’ romani non avean mai potuto vincere, da’ cibi e dal vino de’ capovani furono effeminati, e poi molte volte vinti e uccisi. Noè, avendo gustato il vino e inebriatosi, fu nel suo tabernacolo da Cam, suo figliuolo, veduto disonestamente dormire e ischernito. Lot, per avere men che debitamente bevuto, ebbro fu dalle figliuole recato a giacer con loro. Sisara, bevuto il latte di mano di label e addormentatosi, fu da lei, con uno aguto fittogli per le tempie, ucciso. Leonida spartano ebbe, tutta una notte e parte del seguente di, spazio di uccidere e di tagliare insieme co’ suoi compagni l’esercito di Serse, seppellito nel vino e nel sonno. Oloferne, avendo molto bevuto, diede ampissimo spazio d’uccidersi a Iudit. E le figliuole di Prito, re degli argivi, per lo soperchio bere vennero in tanta bestialitá, che esse estimavano d’essere vacche.

Ma, perché mi fatico io tanto in discrivere i mali per la gola stati, conciosiacosaché io conosca quegli essere infiniti? E perciò riducendosi verso la finale intenzione, come assai comprender si puote per le cose predette, tre maniere son di golosi.