Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/136

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Dice adunque: «Non era ancor di lá», cioè all’altra riva del fiume, «Nesso arrivato, Quando noi ci mettemmo per un bosco, Che da nessun sentiero era segnato». E per questo si può comprendere il bosco dovere essere stato salvatico e per conseguente orribile, poiché alcuna gente non andava per esso; peroché, se alcuni per esso andati fossero, era di necessitá il bosco avere alcun sentiere. [E chiamansi «sentieri» certi viottoli, li quali sono per li luoghi salvatichi, per antiphrasim, quasi dica «sentiere», cioè pieno di spine e di stecchi, li quali in latino sono chiamati «sentes», conciosiacosaché in essi sentieri alcuno stecco non sia; o vogliam pur dire che si chiamin «sentieri» dirittamente, percioché in essi sieno stecchi e pruni, conciosiacosaché tra’ luoghi spinosi sieno, e non paia quegli potere esser senza stecchi e spine.] «Non fronda verde, ma di color fosco», cioè nero, era in questo bosco; e questa è l’altra cosa per la quale vuole l’autore si comprenda questo bosco essere spaventevole, cioè dal color delle frondi, il quale il dimostra oscuro e tenebroso: «Non rami schietti, ma nodosi e ’nvolti»; alla qual cosa appare non essere in esso alcuno cultivatore o abitatore, per lo quale essendo il bosco rimondo e governato, fossero i rami andati diritti e schietti; «Non pomi v’eran, ma stecchi con tosco», cioè velenosi, e questo ancora dá piú piena chiarezza della salvatica qualitá del bosco.

Le quali cose quantunque assai dimostrino della miserabile essenza d’esso, nondimeno, per dimostrarlo ancora piú odioso, induce due dimostrazioni: e l’una mostra da certe selve molto solinghe e piene di fiere salvatiche, conosciute dagl’italiani; e l’altra mostra dalla qualitá degli uccelli che in esso bosco nidificano. E dice: «Non han si aspri sterpi, né si folti», cioè si spessi, «Quelle fiere selvagge», le quali stanno nelle selve poste tra’ due confini, li quali appresso disegna; «che ’n odio hanno Tra Cecina e Corneto i luoghi colti», cioè lavorati. Hanno le fiere salvatiche i luoghi lavorati ed espediti in odio, in quanto gli fuggono, percioché né vi truovano pastura come nelle selve, né gli truovano atti alle loro latebre, né