Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/138

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Ad evidenza della qual cosa è da sapere che, partito Enea da Creti e venendo verso Italia, pervenne ad isole le quali sono nel mare Ionio chiamate Strofade; e in quelle co’ suoi disceso, e trovatovi bestiame assai, e fattone uccidere e cuocere, avvenne che, mangiando, sopravvennero uccelli, li quali sono chiamati «arpie», li quali rapivano i cibi posti davanti ad Enea e a’ suoi; e non solamente gli rapivano, ma ancora bruttavano si quegli li quali toccavano, che egli erano in abominazione a coloro che gli vedevano: per la qual cosa Enea comandò che con le spade in mano fossero cacciate via. Per la qual cosa una di loro, chiamata Celeno, postasi sopra un alto albero, sopra di loro disse: — Voi, troiani, per l’averne uccisi i buoi nostri, ci movete anche guerra, e volete della loro patria cacciare l’arpie: ma io, secondo che io ho da Apollo, v’annunzio che non vi fia conceduto prima di potere in Italia comporre alcuna cittá, che per vendetta dell’ingiuria, la quale n’avete fatta, voi sarete da si crudel fame costretti, che per quella voi mangerete le mense vostre. — Col quale «tristo annunzio di futuro danno», Enea, quasi cacciato, si parti di quelle isole, verso Italia navicando. E sono quelle isole, le quali solevano essere nominate Piote, però chiamate Strofade, percioché insino a quelle furono le dette arpie, essendo state cacciate dalla mensa di Fineo, re d’Arcadia, seguite da Zeto e d’Achelai; e, percioché essi quivi, per comandamento, fecero fine alla caccia e tornaronsi indietro, sono l’isole chiamate Strofade, il qual nome suona in latino «conversione». Di queste arpie si dirá alquanto piú distesamente, lá dove il senso allegorico del presente canto si dimostrerá.

E cosi avendo per molte cose l’autor dimostrata la qualitá di questo bosco, séguita: «E ’l buon maestro»; dove comincia la seconda parte di questo canto, nella quale l’autore scrive un’ammirazione la quale ebbe, e dalla quale per lo ammaestramento di Virgilio si solvette; e parla con uno spirito, il quale gli manifesta chi egli è, e come quivi e perché in piante salvatiche mutati sieno. E dividesi questa parte in nove: nella prima Virgilio gli dimostra in qual girone egli è; nella seconda si maraviglia l’autore d’udir trar guai e non vede da cui; nella