Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/23

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E questo medesimo mostra Ovidio d’aver sentito nel suo maggior volume, dove introduce Giove cosi parlante a Venere: ...tu sola insuperabile Fatum, nata, movere putas? Intres lícet ipsa sororuni teda trium: cernes illic molimine vasto ex aere, et solido rerum tabularia ferro: quae neque concursum caeli, neque fulminis iram, nec metuunt ullas, tuta atque aeterna, ruinas. Itwenies illic incisa adamante perenni Fata tui generis, ecc.

Nelle quali autoritá predette si può manifestamente comprendere queste tre sirocchie chiamarsi «fate» e «fato». E ch’elle sieno state da’ poeti nominate tre, credo essere addivenuto piú per mostrare la diversitá delle operazioni del fato che per intendere che piú che un fato sia. Scrivono, oltre a questo, queste tre fate essere state attribuite al servigio d’un iddio, chiamato Pan. È vero che Fulgenzio dice, nelle sue Mitologie, queste essere attribuite al servigio di Plutone, iddio dello ’nferno, e questo, credo, accioché noi sentiamo l’opere di queste solamente intorno alle cose terrene esercitarsi, secondo una signifícazion di quelle.] [E dice il predetto Fulgenzio che la interpetrazione di questo nome Cloto è tanto a dire quanto «evocazione»; percioché a questa fata s’appartiene dare ad ogni seme, nel debito luogo gittato,-accrescimento, tanto che esso sia atto a dover venire in luce. E, come esso medesimo dice, Lachesis vien tanto a dire quanto «pertrazione» o vero «sorte»; percioché quello, che Cloto ha composto e chiamato fuori in luce, Lachesis l’ha a ricevere e trarlo avanti nella vita. Atropos è detta ab «a», quod est «sine», e «tropos», quod est «conversio», cioè «senza conversione»; percioché ogni cosa, la quale nasce, incontanente che ella è pervenuta al termine postole, è di necessitá che ella caggia nelle mani della morte, dalla quale per opera naturale niuna conversione è indietro. E Apuleio madaurense, filosofo di non piccola autoritá, del significato de’ nomi e dell’opere di