Pagina:Boccaccio, Giovanni – Il comento alla Divina Commedia e gli altri scritti intorno a Dante, Vol. III, 1918 – BEIC 1759627.djvu/241

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ALL’INFERNO

«Nel mezzo del cammin di nostra vita»,
smarrito in una valle l’autore,
e la sua via da tre bestie impedita,
Virgilio, dei latin poeti onore,
5da Beatrice gli apparve mandato
liberator del periglioso errore.
Dal qual poi che aperto fu mostrato
a lui di sua venuta la cagione,
e ’1 tramortito spirto suscitato,
10senza piú far del suo andar quistione,
dietro gli va, ed entra in una porta
ampia e spedita a tututte persone.
Adunque, entrati nell’aura morta,
l’anime triste vider di coloro
15che senza fama usár la vita corta;
io dico de’ cattivi: eran costoro
da moscon punti, e senza alcuna posa
correndo givan, con pianto sonoro.
Quindi, venuti sopra la limosa
20riva d’un fiume, vide anime assai,
ciascuna di passar volenterosa.
A cui Caròn: — Per qui non passerai! —
di lontan grida; appresso, un gran baleno
gli toglie il viso e l’ascoltar de’ guai.