Pagina:Boccaccio, Giovanni – Opere latine minori, 1924 – BEIC 1767789.djvu/347

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nota 341

covaccioli ivi31, ricavato combinando R1; (non chovacciolo) con R2 (ne cavacciuoli), niuna 16314, mss. e niuna; non si potesse ivi29, non suppl. da me1; Ma che è? ivi32, è suppl. da me; se i fatti ivi34, mss. e se i fatti; me 1643, mss. ad me (ma ad in R1 fu espunto); il principe ivi14, mss. al principe, emend. del Gamba e Corazzini; cittadi nimiche ivi31, lezione di R2 (R1 invece cittá di nimici); piramide 16511, mss. filamide e filamede; mausoleo d’Alicarnasso ivi, mss. mausculo di olicarnasi; consigli ivi15, mss. figliuoli (!), emend. delle stampe2; perdonino e permettano ivi26, mss. perdonano e premettano; elli ivi27, mss. elle; samia ivi31, mss. sannia; Stanno ivi37, mss. Stando; ritti 1665, mss. ritte; le nobili ivi47, mss. li nobili (in R2 propriamente manca l’art. masch., ma esso si nasconde nella forma «intra’ nobili»); o il francioso ivi40, o suppl. da me3; si come 1676, suppl. da me; aggregati ivi14, il solo R1 reca aggregare (nell’altro ms. il passo è difettivo, cfr. p. 337, n. 2); alcuno ivi16, mss. alcuni; se ivi16, suppl. dalle stampe; litteratura ivi20, mss. lettera; non solamente ivi24, mss. che non solamente; fanno... levano ivi24 sg., mss. fa... leva; i nomi ivi26, mss. el nome, ma fanno seguente richiede il plur.; risplendano ivi27, mss. risplenda e risplende; dí Museo, di Platone ivi29, mss. di Muse o di Platone (anzi in R1 tra Muse e il séguito fu interposto d’Orfeo); le quali 1683, mss. e ed i quali, ma il contesto vuole che il pron. rel. si riferisca a cose vulgari; Santo Spirito ivi24, mss. sancto spedito, emend. del Traversari4; diventassono ivi37, lezione di R2 (quella di R1 è dementicassono!); rimasa 1697, egualmente lezione di R2 (quella di R1 è ruinosa!); vogliono ivi14, mss. vollono (ma cfr. piú oltre: «Vogliono ancora... altri vogliono»); lui ivi17 mss. lui avere, anticipando a torto quell’avere che ricorre appresso; Pulvillo ivi21, mss. Pulvio, emend. del Gamba e Corazzini (cfr. Val. Max., V x); stanno... con felice ivi22, mss. stando... conferisce (!); Mecenate 1706, suppl. da me; questi ivi17, mss. questo; cosí di fanti ivi20, suppl. da me perché desumibile dal contesto; pregio ivi35, mss. prezzo (ma cfr. 17431); in essere 1714, in suppl. dal Gamba; vengono ivi10, mss. vengano; dicano ivi26 il solo R1 reca dichono (qui R2 fraintende: dico che!); temuto ivi33, mss. tenuto (in R1 l’n fu espunta e sopra fu scritta una m); fabbricati 1727, mss. fabbricato; tutti ivi40, mss. tutte; e da’ moti del



  1. Cfr. non mai 15011, né mai 15540.
  2. Eccetto Gamba, che sostituisce segreti. Il primo emendatore fu il Salvini, il quale in R1 (c. 122 r) postillò: «suorum consiliorum. Il Volgarizzatore invece di leggere consiliorum, lesse filiorum. Di qui raccolgo, che questa lettera fosse scritta dal Bocc. in Latino, siccome da molte maniere Latine che vi sono sparse per entro in questa Volgare si può raccogliere».
  3. Le stampe hanno e ’l francioso, che viene dall’arbitraria risoluzione di el articolo (lezione dei mss.).
  4. Art. cit., pp. 110-2. Le stampe leggono Santo (e santo) spedito, meno quella del Gamba che porta Santo Esercito!