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CAPITOLO XXXVI.




Dove si contiene della medesima Fortuna, e in parte di Dionisio tiranno.


Intento ora ti volgi a riguardare
     La vendetta di Dio, che non oblia
     Mai fallo alcun che si debba purgare.
Se in parer posto forse ad alcun fia
     5Ch’ella si muova con un lento passo,
     Non è così, ma que’ troppo disia.
O se va forse adagio al tristo lasso,
     Ch’aspetta quella per la fatta offesa,
     Non giova già, che più greve fracasso
10Segue per quello indugio, sì compesa
     Al fatto fallo, sicchè egualmente
     Da ogni parte la bilancia pesa.
Pon mente là a colui che sì vilmente
     Veste, e si tien la mano alla mascella,
     15Mostrando sè nel sembiante dolente,
Incominciò colei, oh quanto fella
     Fu l’aspra signoria che ’n Siragusa
     Tenne, mentre per lui si guardò quella!


AMOROSA VISIONE 10