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Pagina:Boccaccio - Decameron I.djvu/222

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218 giornata terza

e dimesticamente, come vicino, andando e venendo il salutava come faceva gli altri. Ora, avvenne che, essendo il tempo caldo e molte brigate di donne e di cavalieri, secondo l’usanza de’ napoletani, andassero a diportarsi a’ liti del mare ed a desinarvi ed a cenarvi, e Ricciardo sappiendo Catella con sua brigata esservi andata, similmente con sua compagnia v’andò, e nella brigata delle donne di Catella fu ricevuto, faccendosi prima molto invitare, quasi non fosse molto vago di rimanervi. Quivi le donne, e Catella insieme con loro, incominciarono con lui a motteggiare del suo novello amore, del quale egli mostrandosi acceso forte, piú loro di ragionare dava materia. A lungo andare, essendo l’una donna andata in qua e l’altra in lá, come si fa in quei luoghi, essendo Catella con poche rimasa quivi dove Ricciardo era, gittò Ricciardo verso lei un motto d’un certo amore di Filippello suo marito, per lo quale ella entrò in subita gelosia, e dentro cominciò ad arder tutta di disidèro di sapere ciò che Ricciardo volesse dire. E poi che alquanto tenuta si fu, non potendo piú tenersi, pregò Ricciardo che, per amor di quella donna la quale egli piú amava, gli dovesse piacere di farla chiara di ciò che detto aveva di Filippello. Il quale le disse: — Voi m’avete scongiurato per persona, che io non v’oso negar cosa che voi mi domandiate, e per ciò io son presto a dirlovi, sol che voi mi promettiate che niuna parola ne farete mai né con lui né con altrui, se non quando per effetto vedrete esser vero quello che io vi conterò, ché, quando vogliate, v’insegnerò come vedere il potrete. — Alla donna piacque questo che gli addomandava, e piú il credette esser vero, e giurògli di mai non dirlo. Tirati adunque da una parte, ché da altrui uditi non fossero, Ricciardo cominciò cosí a dire: — Madonna, se io v’amassí come io giá amai, io non avrei ardire di dirvi cosa che io credessi che noiar vi dovesse; ma per ciò che quello amore è passato, me ne curerò meno d’aprirvi il vero d’ogni cosa. Io non so se Filippello si prese giá mai onta dell’amore il quale io vi portai, o se avuto ha credenza che io mai da voi amato fossi: ma come che questo sia stato o no, nella mia persona niuna cosa ne mostrò mai;