Pagina:Boccaccio - Fiammetta di Giovanni Boccaccio corretta sui testi a penna, 1829.djvu/12

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e vera lettura. E questa protesta servì per farla credere la migliore edizione di quest’opera. E di fatto su questa si modellarono le due ristampe di Napoli con la falsa data di Firenze del 1728 in 8.°, e l’altra più moderna eseguita in Parma per gli Amoretti. Basta il confronto di poche pagine con una qualunque di queste tre edizioni e gli antichi testi per accorgersi immediatamente dell’arbitrarie emendazioni dell’editore. In tutti i manoscrilti da me riscontrati trovasi la Fiammetta divisa in Capitoli, e nell’edizione giuntina del 1594 e nelle sue copie fu divisa in Libri. Nei manoscritti è divisa l’opera in nove capitoli, e nell’anzidetta edizione piacque all’editore di ripartirla in sette libri. Ma ciò che è più reprensibile nell’edizione di Filippo Giunti si è di avere impresso arbitrariamente i libri della Fiammetta senza capi versi, quando nei Manoscritti tutti e nell’antiche edizioni si trova precisamente distribuita la materia nel modo che è da me ora pubblicata con frequenti capiversi, che ne facilitano mirabilmente la lettura. Ma queste alterazioni fatte contro la mente dell’autore sarebbero meno da riprovarsi se la lezione del testo fosse stata conservata fedele; ma non così va la faccenda, anzi infedelissima e fantasticamente variata ne è spesso la sostanza dell’opera. Vaglia per saggio di queste capricciose emendazioni il seguente passo tratto dal Prologo della Fiammetta. L’Autrice dirigendo il suo libro alle amorose donne, le prega a voler leggere pietosamente le sue dolorose avventure, dicendo inoltre: priegovi che d’averle non rifiutate, pensando che sì come i miei così poco sono stabili li vostri casi, li quali se a’ miei simili ritornassero,