Pagina:Boccaccio - Fiammetta di Giovanni Boccaccio corretta sui testi a penna, 1829.djvu/183

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mandarvi la balia chiaramente conobbi lei non viva potere a lui pervenire, nè ad altrui da fidarsene reputai; sí che frivoli furono li primi avvisi, e solamente nell’animo mi rimase niuna via esserci a riaverlo, se non se io per lui andassi; alla qual cosa fare diversi modi per la mente m’occorsero, li quali ultimamente furono per cagioni legittime annullati dalla mia balia. Io pensai alcuna volta di prendere abito peregrino con alcuna fida compagna, e in quello cercare li suoi paesi; e benchè questo mi paresse possibile, non per tanto in esso pericolo grandissimo conobbi del mio onore, sapendo come le viandanti peregrine, alle quali alcuna forma si vede, sieno sovente ne’ camini trattati dagli scedanti; e oltre a questo, me al caro marito sentendo obligata, senza lui non vidi come essere potesse l’andata o senza sua licenza, la quale da sperare non era giammai; per la qual cosa questo pensiero come vano abandonai; e subitamente in un altro non poco malizioso mi trasportai, e fatto mi credetti ch’ei venisse, e sarebbe, se alcuno caso avvenuto non fosse; ma nel futuro spero non mancherà, solo che io viva. Io mi infinsi d’avere in queste mie predette avversità, se Iddio mi traesse di quelle, fatto alcuno vóto, il quale volendo fornire, con giusta cagione poteva e posso volere passare per lo mezzo della terra del mio amante; per la quale passando, non mi mancava cagione di lui volere e dover vedere, e a quello rivocare per che io andava.

E certo, come io dico, io lo scopersi al caro marito, il quale a ciò fornire sè lietamente offerse, ma tempo a ciò competente, come è detto, disse volea che attendessi. Ma l’indugio a me gravissimo,