Pagina:Boccaccio - Filocolo (Laterza, 1938).djvu/507

Da Wikisource.

libro quinto 503

tutte le mondane regioni descritte vi fossero e potessonsi vedere. Ella vide similmente dal destro e dal sinistro lato di costei un uomo di grandissima autorita ne’ suoi sembianti; ma quelli che dalla destra della bella donna sedeva, le pareva che fosse antico, e negli atti suoi modesto molto, similmente come la donna incoronato di corona significante incomparabile dignitá, il quale era vestito di vestimenti bianchi, ben che un vermiglio mantello sopra quelli avesse disteso, e sopra uno umile agnello le pareva che si sedesse, nella mano destra tenendo due chiavi, l’una d’oro e l’altra d’argento, e nella sinistra un libro, e i suoi occhi sempre aveva al cielo. Ma certo colui che dalla sinistra della donna sedeva, era d’altro aspetto: egli era giovane e robusto e fiero ne’ sembianti, incoronato d’una corona tanto bella che quasi con la luce che da essa moveva e la donna e ’l vecchio tutti faceva risplendenti, ed era di vermiglio vestito come la donna, e sedea sopra un ferocissimo leone, nella sinistra mano tenendo un’aquila e nella destra una spada, con la quale in quel ritondo pomo che la bella donna sotto i piedi teneva, faceva non so che rughe. Le quali cose Biancofiore con ammirazione riguardando, e massimamente la bellezza della gentil donna, fra sé le pareva cosí dire: «O bella donna, la quale nel viso non sembri mortale, beato colui che tale singulare bellezza possiede quale è la tua. Certo io non vorrei per alcuna cosa che cosí com’io ti veggio il mio Florio ti vedesse, però che mi parrebbe essere certa che di leggieri me per te mettesse in oblio; ma caro mi saria molto conoscerti, acciò che la degna laude che tu meriti, con la mia voce manifestassi agl’ignoranti». Queste parole dette, pareva a Biancofíore che la donna cosí le parlasse: «O cara figliuola, tanto si stenderá la mia vita quanto il mondo si lontanerá, e allora che tutte le cose periranno, e io le mie bellezze, che secondo la tua estimazione hanno giá molti fatti beati e fanno e faranno, solamente che di quelle si trovino disianti, le quali però sí come tu imagini, non hanno potenza di nuocere alle altrui. Tu disiderosa nel tuo parlare di conoscermi, il dí passato rifiutasti di venirmi a vedere e conoscere.