Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/255

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SOPRA DANTE 235

balisca? A cui la donna disse: va’; ed ella andò, e menò la madre medesima, la quale come cresciuto l’ebbe il rendè alla donna, la quale il nominò Molsè, quasi tratto dall’acqua, e a modo che figliuolo se l’adottò. Moisè crebbe, ed avendo un Egizio, perciocchè egli batteva un’Ebreo, ucciso, temendo del re se ne andò in Madian, e quivi co’ sacerdoti di Madian si mise a stare, e prese per moglie una fanciulla chiamata Sefora: e dopo alcun tempo, secondo il piacer di Dio, venne davanti a Faraone, e comandogli che liberasse il popolo d’Israel della servitudine nella quale il tenea. La qual cosa non volendo far Faraone, più segni, secondo il comandamento di Dio, gli mostrò: ed ultimamente comandato agli Ebrei, che quelle cose che accattar potessero dagli Egizi e’ prendessero e seguitasserlo, che egli li merrebbe nella terra di promissione: il che fatto, e con loro messosi in via, e pervenuti al mare rosso, quello percosse con la sua verga in dodici parti, siccome gli Ebrei erano dodici tribi, ed in tante s’aperse subitamente il mare, per le quali gli Ebrei passarono subitamente; e gli Egizii, che dietro a loro seguitandogli per quelle vie medesime si misero, rinchiuso, come passati furono gli Ebrei, il mare, tutti annegarono. Guidò adunque Moisè costoro per lo diserto, e per le sue orazioni, di manna furono nutricati in esso: e piovvero loro da cielo coturnici: e percossa da Moisè con la verga una pietra, subitamente ne uscì per divino miracolo un fiume d’acqua di soavissimo sapore, del quale gli Ebrei saziarono la sete loro: e oltre a questo, esso ordinò loro il tabernacolo, nel quale dovessero sacrifi-