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Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/256

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236 COMENTO DEL BOCCACCI

care a Dio: ordinò i sacerdoti e li loro vestimenti: e similmente le vittime e gli olocausti: e diede loro i giudici a udire, e determinare le loro quistioni: e oltre a ciò salito in sul monte Sinai, e quivi dimorato in digiuni e penitenza quaranta dì, ebbe da Dio due tavole, nelle quali erano scritti i comandamenti della legge, la quale esso disceso del monte diede al popolo: e però il soprannomò l’autore legista: al fine dopo molte fatiche morì nella terra di Moab, essendo d’età di centoventi anni e fu seppellito nella valle della terra di Moab di contra Assegor: nè fu alcuno che conoscesse il luogo della sua sepoltura. Abraam Patriarca. Abraam fu figliuolo di Tara, e nacque in Ur città di Caldea, l’anno quarantatre di Nino re d’Assiria. Questi per comandamento di Dio, insieme con Sara sua moglie venne in Canaam: e quivi essendo già d’età di novantanove anni, avendo prima d’Agar serva egizia avuto Ismael, generò in Sara già vecchia, come annunziato gli fu da’ tre li quali gli apparvero nella valle di Mambre, un figliuolo il quale chiamò Isaac: e avendogli comandato Iddio che egli gli facesse sacrificio del detto Isaac, con lui insieme, portando esso un fascio di legne in collo, e Abraam il fuoco e ’1 coltello in mano, n’andò sopra una montagna: e quivi essendo per uccidere il figliuolo, per immolarlo secondo il comandamento d’Iddio, gli fu preso il braccio, e mostratogli un montone, il quale in una macchia di pruni era, ritenuto da quelli per le corna; come Iddio volle, veduta la sua obbedienza, lasciato il figliuolo, sacrificò il montone. Costui fu quegli che vinti i re di Soddoma,