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Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/259

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SOPRA DANTE 239

dre, le quali Esaù, quantunque per una minestra di lenti vendute gli avesse, come di sopra è detto, diceva che a lui appartenevano siccome a primogenito, per paura di lui se n’andò in Mesopotania a Labam, fratello di Rebecca sua madre; il quale Labam avea due figliuole, Lia e Rachel: e piacendogli Rachel, si convenne con Labam di servirlo sette anni, ed esso in luogo di guiderdone, fatto il servigio, gli dovesse dare per moglie Rachel: e avendo sette anni servito, ed essendo celebrate le nozze, nelle quali credeva Rachel essergli data, la mattina seguente trovò che gli era stata da Labam messa la notte preterita nel letto, in luogo di Rachel, Lia, la quale era cispa: di che dolendosi al suocero, gli fu risposto che l’usanza della contrada non pativa, che la più giovane si maritasse prima che colei che di più età fosse; ma se servire il volesse, gli darebbe in capo del tempo similmente Rachel: di che convenutosi insieme, che esso servisse altri sette anni, come serviti gli ebbe, gli fu da Labam conceduta Rachel; e questo è quello che l’autore intende, quando dice, Rachele, per cui tanto fe’ cioè tanto tempo servì. Fu questo Jacob buono uomo nel cospetto di Dio: e per fame fu costretto egli e’ figliuoli e’ nipoti di partirsi del paese di Cananea, e d’andarne in Egitto; laddove Josef suo figliuolo, il quale esso per inganno degli altri figliuoli lungo tempo davanti credeva morto, era prefetto de’ granai di Faraone: e quivi onoratamente ricevuto, già vecchio d’età di centodieci anni morì; e fu il corpo suo con odorifere spezie seppellito in Egitto; avendo egli avanti la morte scongiurati i fi-