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Pagina:Boccaccio - Il comento sopra la Commedia di Dante Alighieri di Giovanni Boccaccio nuovamente corretto sopra un testo a penna. Tomo I, 1831.djvu/313

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SOPRA DANTE 293

fitto in Numidia. E fu costei primieramente moglie di Lucio Crasso, il quale fu ucciso da’ Parti, e a cui fu l’oro fonduto messo giù per la gola: e poi come Lucio morì, divenne moglie di Pompeo Magno: il quale ella, come valente donna dee fare, non solamente amò nella sua felicità, ma veggendo che la fortuna con le guerre cittadine forte il suo stato dicrollava, non dubitò di volere essergli, come nella grandezza sua era stata, ne’ pericoli e negli affanni delle guerre compagna: e ultimamente, secondochè Lucano manifesta, con lui dell’isola di Lesbo partitasi n’andò in Egitto, dove miserabilmente agli assassini di Tolomeo, discendendo in terra, il vide uccidere. Quello che poi di lei si fosse non so; ma d’intera fede e di laudabile amore puote debitamente esser pregiata.

E solo in parte vidi ’l Saladino.

Il Saladino fu soldano di Babilonia, uomo di nazione assai umile, per quello mi paia avere per addietro sentito; ma di grande e altissimo animo, e ammaestratissimo in fatti di guerra, siccome in più sue operazion dimostrò. Fu vago di vedere e di cognoscere li gran principi del mondo, e di sapere i loro costumi; nè in ciò fu contento solamente alle relazioni degli uomini, ma credesi che trasformatosi, gran parte del mondo personalmente cercasse, e massimamente intra’ cristiani, li quali per la Terra santa da lui occupata gli erano capitali nemici. E fu per setta de’ seguaci di Maometto, quantunque per quello che alcuni voglion dire, poco le sue leggi e i suoi comandamenti prezzasse. Fu in donare magnifico, e